Questo blog è stato creato per pubblicare una ricerca sulla storia dell'Hockey Club Ambrì Piotta svolta dalla classe 1.a-2.a-3.a elementare di Ambrì nei mesi di Febbraio e Marzo 2006. Abbiamo raccolto parecchio materiale, letto alcuni libri e incontrato alcune persone che ci hanno raccontato molte cose interessanti.

15 marzo 2006

LA MAGLIA

Sembra incredibile ma i colori bianco e blu della maglia dell'HCAP hanno a che fare con il Lugano!!!
I fondatori erano tifosi della squadra di calcio del Lugano, a quei tempi una delle più forti della Svizzera, la cui maglia era bianca e nera. Non potendo usare gli stessi colori si scelse il blu molto scuro e il bianco, i colori più vicini alla squadra del cuore!
Le prime maglie furono fatte "a macchina" da Peppa Croce e Ida Juri.

PRIMO LOGO


Il primo logo (stemma della squadra) fu disegnato dal socio Lino Piccoli.

BAR E RISTORANTI

Adesso c’è un ristorante e alcuni spacci dove si vendono bibite e cibi preparati velocemente.
All’inizio non c’era la possibilità di comperare cibi o bevande; chi aveva sete beveva l’acqua dell’unico rubinetto esistente. Poi qualcuno ha cominciato a portare un brentino di tè che vendeva per 20 centesimi al bicchiere; per un punch caldo si pagavano 50 centesimi. Quando hanno girato la pista nell’altro senso (N-S) hanno costruito le tribune sopra gli spogliatoi e poi hanno aggiunto il ristorante.

SPALTI, TRIBUNE, SPOGLIATOI

Non c’erano spalti, né tribune: gli spettatori stavano in piedi ai bordi del campo e, se c’era tanta neve, venivano scavati i gradini per poter ospitare due o tre file di persone.
Nemmeno gli spogliatoi esistevano perché all'inizio non erano necessari; quando hanno costruito una baracca di legno per i vari attrezzi la utilizzavano anche come spogliatoio.

IL TETTO

Sulla pista non c’era il tetto e, quando nevicava, bisognava spalare la neve completamente a mano e poi bagnare il ghiaccio per farlo ritornare liscio.
Adesso nelle pause durante le partite c’è una macchina speciale per pulire il ghiaccio. Una volta non c’erano macchine e si doveva farlo a mano: i giocatori delle due squadre assieme agli spettatori pulivano tutto il ghiaccio con delle pale larghe e piatte di legno e poi con le scope.

IL GHIACCIO

Adesso il ghiaccio è artificiale: una macchina simile ad un enorme frigorifero mantiene bassa la temperatura del ghiaccio; così è possibile fare il ghiaccio già al mese di agosto (!), quando cominciano gli allenamenti e tenerlo fino a marzo, quando termina il campionato.
Una volta invece era naturale e lo si poteva fare solo se faceva freddo: parecchie partite dovevano essere annullate perché il ghiaccio si era sciolto formando pozze d’acqua.
Il ghiaccio naturale era contenuto da assi alte circa 20 centimetri e bisognava bagnarlo a mano tutte le sere.

PRIME PORTE



Le prime porte sono state costruite da Riccardo Pusterla con la rete metallica di un pollaio.

PRIMA "VALASCIA"

La prima pista si trovava già nel posto attuale: in estate veniva usato come campo di calcio e in inverno si preparava il ghiaccio per giocare a hockey. Il terreno era pianeggiante perché avevano scavato il materiale per costruire la massicciata sopraelevata per i binari della ferrovia. Per questo motivo una volta quella zona era chiamata “Cava”. La posizione era favorevole anche perché si trovava vicina alla stazione della ferrovia: le squadre avversarie e gli spettatori potevano accedere facilmente alla pista.
Però aveva una posizione diversa: adesso la pista è costruita in direzione Nord-Sud, mentre all’inizio era orientata Est-Ovest.

1938: FONDAZIONE DELL'HCAP

Il primo torneo ufficiale si svolge il 2 gennaio 1938 con in palio la coppa “Sahib” (sigarette!) della ditta Orienta. Vince la seconda squadra di Ambrì chiamata “Avvenire”.
La fondazione dell’HC Ambri-Piotta avviene nel corso dell' assemblea del 24 luglio 1938.
L' inverno seguente si giocano i primi tornei a livello cantonale e partite amichevoli con squadre della Svizzera interna. Viene posato del primo impianto di illuminazione.

1937: NASCITA DELLA SOCIETÀ

Gennaio: L’assemblea decide la costituzione della nuova società. Il comitato è incaricato di allestire l’elenco dei soci e di preparare una bozza dello statuto sociale.
Il 19 settembre 1937, con un accordo storico, i giovani di Ambrì e quelli di Piotta decidono di dare alla squadra il nome di AMBRI PIOTTA.
Il primo presidente è Gino Gobbi, il papà di Monica, la nostra maestra della scuola dell'infanzia.
Nel periodo natalizio “Due squadre si allenano con ansia e sacrificio, formate da giovani volonterosi ben equipaggiati”.

1936: I FONDATORI

In Agosto alcuni giovani delle due frazioni fecero alcune riunioni e decisero di unirsi in un’unica squadra per disputare incontri con squadre nate in altre località. Le riunioni avvenivano sulle panchine della Pro Ambrì-Piotta...
Nel mese di Settembre ci fu la prima assemblea di tutti i giovani interessati alla costituzione di una società di hockey.
Ad Ambrì si preparava il ghiaccio al campo di calcio “Cava”, dove attualmente c’è il posteggio della Valascia. La pista era orientata, diversamente da oggi, in direzione Est-Ovest.
Quell'inverno si organizzarono alcune partite amichevoli con la tenuta che appare sulla foto. Da notare il distintivo di riconoscimento appuntato sulla maglia perché non c'erano ancora maglie uguali.

ABBIGLIAMENTO

I giocatori non si cambiavano gli abiti per giocare come fanno oggi: usavano vestiti normali, quelli che indossavano per la vita di tutti i giorni, per i lavori nelle stalle. Andavano alla pista, calzavano i pattini e giocavano solo con i vestiti che avevano, senza protezioni.

1927

Sullo stesso prato fu costruito un campo da tennis per l’estate.
In inverno il campo, ben livellato, si prestava molto bene per la formazione del ghiaccio e i giovani di Piotta si divertivano già con il disco su ghiaccio.
Così cominciarono i primi incontri di hockey contro i giocatori di Ambrì che si allenavano sulla piazza del paese

1925

Su iniziativa del giovane Dino Gobbi, figlio del proprietario dell’albergo della Posta di Piotta, appena rientrato dal Canton Grigioni dove dirigeva il Kurverein di San Moritz, fu preparata una pista di pattinaggio sul prato di fronte al suo albergo. Si cominciò allora a giocare a disco su ghiaccio.
I bastoni venivano preparati dal carradore Visconti, che li ritagliava da giovani alberi di frassino leggermente ricurvi.
Nella foto si vedono alcuni discatori sul campo di ghiaccio davanti all'albergo. La seconda persona da destra è una donna!

20 ottobre 1910

Questa è la copia del verbale originale in cui si decideva che il patriziato di Piotta “concede in via provvisoria al gruppo Sport Club il terreno per adattare un luogo di pattinaggio nella località detta alle rascane”